L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio semigrasso o grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Francia, nel Dipartimento della Haute-Savoie e nel Dipartimento della Savoia.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 18-20 cm, lo scalzo è leggermente convesso, alto 3-5 cm. Il peso è di 1,1-1,4 kg.
Tome deriva dal latino "formaggio prodotto nei pascoli".
Pasta semidura
Avviene in un tino di rame aperto, con una capacità di 3.000 litri. Il latte crudo, intero o parzialmente scremato, alla temperatura di 32-35° viene inoculato con fermenti lattici e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di un chicco di mais, poi viene riscaldata a 35-40°. Dopo l’estrazione, la pasta trova posto in stampi. Il formaggio viene rivoltato almeno 4 volte durante la fase di pressatura. La salatura si esegue manualmente, a secco o in salamoia.
Minimo 5 settimane, su tavole di abete piallato a una temperatura compresa tra 10 e 15° e umidità relativa di almeno il 95%.
La crosta viene detta "turbato", cioè che non ha rilievi e irregolarità, ed è di colore grigio. Sulla superficie si possono sviluppare fioriture gialle o marroni. La pasta è semidura, morbida, di colore avorio-paglierino. L'occhiatura è rada, di dimensione fine, irregolarmente distribuita.
Formaggio semigrasso o grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Media.