L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
Dalla tecnica classica di un formaggio a pasta molle fatto con latte di pecora, arriva questo prodotto marchigiano unico per le sue caratteristiche organolettiche. Il latte combinato col limone, un’accoppiata apparentemente strana, ma dal risultato sorprendente. Si consuma anche come dessert.
Marche, provincia di Pesaro e Urbino, in particolare nella valle del Metauro.
Forma a limone, peso 100-150 gr.
Le sue origini sono antiche, già da quando fu citato, come alimento da acquistare, dal cuoco papale Bartolomeo Scapi, nel XVI secolo.
Pasta molle
Il latte crudo si coagula con caglio in pasta di agnello (produzione locale). La cagliata viene rotta delicatamente e grossolanamente con le mani, lasciandola poi in sosta sul fondo della caldaia. Una volta estratta, la pasta trova posto in stampi di terracotta forati e a forma di limone. La salatura è a secco, con una miscela di sale e buccia di limone grattugiata. Terminato il periodo di salatura, le forme vengono lavate e pennellate con un'emulsione di acqua e farina, con lo scopo di far aderire le scorze di buccia di limone.
Si consuma fresco, dopo circa 4 giorni.
La superficie esterna è ricoperta dalle scorze di buccia di limone, il colore è giallo. La pasta è compatta, morbida, di colore bianco.
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
Bassa, medio bassa.
Si consuma come dessert, magari al posto del sorbetto. Predilige vini rossi o bianchi, dolci.
Può essere considerato un prodotto di nicchia, in quanto ha una produzione molto limitata. L’aroma al limone ne fa un prodotto particolare e unico.