L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di media o lunga stagionatura, a pasta dura, filata.
Il nome indica il principale territorio di produzione: Castelfranco Miscano (Benevento). Si utilizza il latte di vacca, in particolare quello della razza Bruna, apprezzato per la sua duttilità casearia.
Campania: provincia di Benevento, in particolare nel comune di Castelfranco Miscano.
Forma sferica con testina, dimensioni diverse, peso variabile da 1 a 3 kg.
Formaggio che ha mantenuto l’antico processo produttivo: si mette il latte in tini di legno che mantengono una flora batterica autoctona, una sorta di innesto naturale che aiuta le fermentazioni, conferendo al formaggio un aroma spettacolare.
Pasta dura, Pasta filata
Il latte crudo o pastorizzato, viene addizionato con caglio di agnello e portato alla temperatura di coagulazione. Una volta ottenuta la consistenza desiderata, la rottura della cagliata avviene tramite spini di legno. La pasta viene fatta maturare con scotta bollente ricavata dalla lavorazione della ricotta precedente. Formatura a mano e salatura in salamoia. Infine, le forme trovano posto a cavallo di un bastone di legno.
Almeno 3 mesi, processo che può protrarsi fino a 2 anni.
La crosta è liscia, sottile, di colore paglierino che scurisce con la stagionatura. La pasta è dura, untuosa, di colore avorio o paglierino, con occhiatura fine e rada.
Formaggio grasso, di media o lunga stagionatura, a pasta dura, filata.
Media o medio elevata, piccante in funzione della stagionatura.
Si degusta in purezza, con frutta secca o miele di agrumi. Predilige vini rossi strutturati o birre.
Particolarmente interessante la produzione del periodo primaverile, quando le vacche sono al pascolo.