L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle.
Formaggio prodotto in Val di Vara, dove le vacche sono allevate nel segno della tradizione. Le sue caratteristiche sono di media intensità aromatica e per questo è apprezzato e ampiamente consumato.
Liguria, provincia di La Spezia, Val di Vara.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 18-30 cm con scalzo convesso, alto mediamente 10 cm, peso che varia dai 0,2 ai 5-7 kg.
Le forme di caciotta un tempo erano preziosi prodotti di scambio e di vendita. Oggi nella zona di Varese Ligure e Brugnato sono attive diverse aziende casearie che le fanno come una volta, anche se la loro produzione è artigianale, quindi molto limitata.
Pasta molle
Il latte crudo viene inoculato con fermenti lattici e, alla temperatura di 38-39°, addizionato con caglio fino al raggiungimento della coagulazione. La cagliata subisce una rottura alle dimensioni di una noce. La pasta viene raccolta ed estratta, quindi posizionata negli stampi, dove viene rivoltata periodicamente. La salatura è a secco.
Formaggio fresco da consumare in diversi periodi della maturazione, comunque almeno dopo 20 giorni dalla salatura.
La crosta è assente e di colore bianco nel formaggio fresco, diventa sottile, morbida, elastica e di colore paglierino tendente al paglierino scuro con il tempo. La pasta è morbida, untuosa, abbastanza elastica, di colore bianco, avorio o paglierino chiaro. L'occhiatura è regolarmente distribuita, di dimensioni medie.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle.
Medio bassa, media.
Si consuma col pane, oppure con le patate, come un tempo. Si “sposa” anche con le verdure di stagione. Si accompagna degnamente a miele di castagno della Val di Vara o al pane martino (con le noci). Predilige i vini bianchi.
L'allevamento delle vacche è tipico dell'entroterra ligure, in particolare nella Val di Vara, da dove arriva questa caciotta.