L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Una volta, quando i pastori non si potevano permettere o non conoscevano il caglio, usavano raccogliere i fiori di alcune piante dalle proprietà coagulanti. Da queste tradizioni torna a noi un formaggio che si inserisce tra i top per animalisti e vegetariani.
Marche, provincia di Pesaro e Urbino, territorio del Montefeltro. Parte dell'Emilia Romagna.
Forma cilindrica a facce piane, peso molto variabile.
Nasce in un territorio dove la natura permette all'uomo di raccogliere erbe particolari, che finiscono anche nei formaggi. Come questo, fatto con coagulanti vegetali estratti dal cardo e dal carciofo, raccolti in loco come un tempo.
Pasta semidura
Il latte appena munto viene riscaldato e addizionato con coagulante vegetale estratto dai fiori di cardo e di carciofo. La cagliata viene rotta, anche a mano, alle dimensioni di un chicco di riso e in seguito lasciata depositare sul fondo della caldaia, dove rimane in sosta per alcuni minuti. Dopo l’estrazione, la pasta trova posto nelle fascere, per una pressatura manuale. La salatura è a secco.
Si consuma dopo 2 mesi.
La crosta è sottile, morbida, di colore paglierino. La pasta è compatta, di colore bianco, con occhiatura rada, di dimensione fine.
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Bassa.
Formaggio da tavola che predilige vini rossi di bassa gradazione alcolica.
Prodotto idoneo per i vegetariani.