L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
E’un formaggio di latte di capra che si consuma fresco o stagionato. La pasta è tipicamente bianca, ma può diventare paglierina con la maturazione, assumendo anche aromi di medio-elevata intensità.
Tutta la regione Basilicata.
Forma cilindrica con facce piane del diametro di 15-20 cm e scalzo diritto, alto 8-10 cm. Peso che varia da 0,5 a 1 kg.
Dall'esigenza di mantenere il latte delle capre che pascolavano soprattutto sulle alture, nasce il Caprino della Basilicata che, con l’uso del caglio di capretto prodotto direttamente, viene conservato per alcuni mesi.
Pasta semidura
Il latte crudo viene riscaldato alla temperatura di 40°, inoculato con sieroinnesto e addizionato con caglio di capretto. La cagliata, presamica, viene rotta e fatta riposare sotto siero. Dopo l’estrazione, la pasta trova posto negli stampi per la formatura, dove viene successivamente rivoltata più volte per l'espulsione del siero. Può essere addizionata con aromi naturali, rucola o timo. In seguito, il formaggio viene salato e lasciato nuovamente a riposo per circa 48 ore.
Fino a 6 mesi.
La crosta è dura, segnata dalle striature delle fuscelle, il colore è bianco o avorio. La pasta è morbida, di colore bianco se fresco o avorio se stagionato, con occhiatura rada e distribuita in modo irregolare. Quando è fresco, la pasta può essere gessata.
Formaggio grasso, fresco o di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Media, medio elevata con la stagionatura.
In funzione della stagionatura può essere consumato da solo, oppure come ingrediente di primi piatti o insalate di verdure. Si accompagna alla frutta. Fresco si accosta a un vino bianco leggero, se maturo predilige un bianco strutturato dall'aroma fruttato.