L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a breve o lunga stagionatura, a pasta semidura o dura, a volte cremosa nel semistagionato.
Proposto nelle tipologie Fresco, Semistagionato e Stagionato, che in dialetto diventano “Frisco”, “Musciu” e “Siccu”, il formaggio di pecora del Matese viene prodotto con i metodi tradizionali di un tempo. Le sensazioni aromatiche che sprigiona sono decisamente interessanti, così come la piccantezza derivante dalla stagionatura.
Campania, territori montani del massiccio del Matese.
Forma cilindrica a facce piane, con scalzo leggermente convesso. Le forme variano fra 500 gr a 1,5 chili.
La sua presenza nel territorio di produzione è nota da almeno 25 anni, ma le pecore sono presenti sulle pendici del massiccio del Matese da data immemorabile. Viene commercializzato nelle tipologie Fresco, Semistagionato e Stagionato.
Pasta dura, Pasta semidura
Il latte di due munte, quella serale e quella mattutina, viene coagulato con caglio liquido di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni che variano dalla nocciola al chicco di mais, in funzione della tipologia di formaggio da realizzare. Dopo la rottura, e una sosta di circa 10 minuti, la pasta viene estratta e posta nei canestri, che possono essere di plastica o di vimini. Dopo una leggera pressatura manuale, le forme sostano per alcune ore prima di essere salate a secco.
La tipologia “Frisco”, ovvero fresco, si consuma entro 7 giorni di maturazione. La tipologia “Musciu”, che significa semi stagionato, in un periodo compreso da 7 a 90 giorni. La tipologia “Siccu”, lo stagionato, dopo 90 giorni di stagionatura.
La crosta è sottile, con evidenti i segni dei canestri, di colore bianco o paglierino, in funzione della stagionatura. La tipologia “Siccu” ha crosta ruvida di colore marrone. La pasta è compatta, di colore bianco, tendente al paglierino con la stagionatura. La tipologia semistagionato ha pasta che tende al cremoso. L’occhiatura è rada, di dimensioni fini, irregolarmente distribuita.
Formaggio grasso, fresco, a breve o lunga stagionatura, a pasta semidura o dura, a volte cremosa nel semistagionato.
Medio bassa, medio elevata o elevata, in funzione del periodo di stagionatura. Nella tipologia stagionato si avverte la sensazione di piccante.
Da consumare in purezza o abbinato con vini bianchi o rossi, in funzione della stagionatura.
Si consuma con pane casereccio, particolarmente indicato se cotto in un forno a legna.