L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle o semidura.
Prodotto in provincia di Roma, Latina e Frosinone con latte di capra. Si presenta nelle tipologie fresco e stagionato e può essere aromatizzato con peperoncino nella fase di estrazione dalla caldaia.
Lazio: tutta la regione, in particolare nelle province di Roma, Latina e Frosinone.
Forma cilindrica con facce piane e scalzo alto 5 cm, il peso varia da 0,2 a 1,5 kg.
Formaggio che risale al III millennio a.C. Nella tipologia a semicottura veniva prodotto nei periodi caldi. Come da tradizione, tutt’oggi si utilizza il latte di Capra Bianca dei Monti Ausoni ed Aurunci, che è tutelata, e di Capra Grigia Ciociara.
Pasta molle, Pasta semidura
Il latte di una, due o quattro munte, crudo o pastorizzato, senza inoculo o con inoculo di fermenti lattici, viene coagulato alla temperatura variabile in funzione del caglio utilizzato, che può essere liquido di vitello o in pasta di capretto. Il taglio della cagliata avviene, a seconda della zona di produzione, alle dimensioni di un chicco di riso o di una nocciola in uno o due tempi. La pasta, a seconda della tradizione, può o meno essere semicotta. In seguito all'estrazione, viene posta in fuscelle per la stufatura. La salatura è a secco o in salamoia.
A discrezione del produttore, il formaggio può essere consumato fresco o dopo breve stagionatura.
La crosta è morbida, liscia, di colore bianco; la pasta è morbida, abbastanza elastica, di colore bianco porcellanato.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle o semidura.
Medio bassa, media.
Si mangia in purezza, predilige un vino bianco aromatico o, se stagionato, un vino rosso di media gradazione alcolica.
Nella fase di estrazione può essere aromatizzato con peperoncino.