L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
È uno dei formaggi più antichi della Puglia. Il latte di vacca, pecora e capra, veniva munto e utilizzato misto. Nelle famiglie contadine era d'uso porre la cagliata appena estratta in cestini di giunco, dai quali ha preso il nome. Il formaggio conseguente non era mai salato e si mangiava subito.
Puglia.
Forma cilindrica o parallelepipeda, a base rettangolare, del peso di circa 300-500 gr.
Quando le lattifere non venivano impiegate per un vero e proprio allevamento, e nelle campagne pascolavano libere tutte assieme, vacche, capre e pecore, il latte che si mungeva veniva miscelato per fare questo formaggio. Allora si utilizzava coagulante vegetale ricavato dal fico, oggi non più. Si chiama Giuncata per la forma, presa dal cesto di giunco in cui trova posto la pasta dopo l’estrazione.
Pasta molle
Il latte crudo di una sola munta, intero, viene riscaldato alla temperatura di 32-38° e addizionato con caglio di vitello o agnello. La cagliata, presamica, viene estratta con un cucchiaio (cazzeruolo) e posta delicatamente nei giunchi. Non vi è alcuna salatura.
Si consuma subito dopo il raffreddamento.
Formaggio senza crosta, con pasta morbida, umida, di colore bianco. L'occhiatura è assente.
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
Bassa, medio bassa.
Formaggio da tavola.
In passato i pastori consumavano questo formaggio a colazione, ancora caldo, prima di iniziare il loro duro lavoro. Era un’iniezione d’energia.