L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve, media o lunga stagionatura, a pasta filata semidura o dura.
Prodotto con latte di vacca, appartiene alla tradizione ciociara. Dalla classica forma di Caciocavallo, può stagionare fino a 18 mesi.
Lazio, provincia di Frosinone, comune di Morolo.
Forma ovoidale con testina, tipica del Caciocavallo. Le dimensioni sono variabili, con peso di 1-5 kg.
Frutto di un’antica tradizione della Ciociaria, dove il primo formaggio artigianale fu prodotto già nel 1933.
Pasta dura, Pasta semidura
Il latte crudo, portato alla temperatura di 37-38°, viene inoculato con fermenti lattici e addizionato con caglio di vitello. La cagliata subisce una rottura alle dimensioni di una nocciola e poi viene cotta a 46°. Una volta estratta, la pasta trova posto su tavoli, per una sosta fino al punto di filatura, che avviene con acqua bollente. La formatura è a mano, per ottenere le tipiche forme del Caciocavallo, le quali vengono raffreddate e salate in salamoia. Infine, le pezze vengono affumicate con il fumo di trucioli di faggio.
Almeno un mese, ma può durare anche18 mesi.
La crosta è morbida ed elastica nel formaggio di breve stagionatura e di colore giallo ocra, la pasta è avorio o paglierino senza strappi e con occhiatura di dimensioni fini o medie, irregolarmente distribuita. Il formaggio stagionato assume una crosta dura, liscia, marrone, la pasta è di colore paglierino anche scuro.
Formaggio grasso, di breve, media o lunga stagionatura, a pasta filata semidura o dura.
Medio elevata.
Si consuma in purezza. Ottimo come ingrediente di ricette locali. Se stagionato va bene grattugiato. Si accosta ad aperitivi alcolici.
Per conservarlo meglio è possibile ungere la crosta con olio di oliva. È un formaggio di nicchia, dalla limitata produzione, che appassiona i buongustai.