L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle, filata.
Variante della classica Mozzarella. Ogni territorio italiano ha tradizioni diverse che determinano tecnologie produttive diverse anche per un formaggio come questo che solo apparentemente è sempre uguale.
Molise, tutto il territorio.
Forma ovoidale del peso di 0,2-0,5 kg.
Quella della pasta filata fresca è un processo produttivo relativamente recente. Quando non esisteva la possibilità di conservare il formaggio, questa tecnica veniva impiegata prevalentemente per il Provolone, che poteva stagionare in ambienti naturali.
Pasta filata, Pasta molle
Il latte, crudo o pastorizzato, viene inoculato con sieroinnesto e addizionato con caglio di vitello alla temperatura di 32°-36°. La cagliata, presamica, subisce una rottura in due fasi, fino alle dimensioni di una nocciola. La pasta viene poi lasciata maturare sotto siero, aggiustando intorno a 45-50° la temperatura con il siero precedentemente estratto, riscaldato e rimesso in caldaia sopra la pasta. Raggiunta l'acidità desiderata, la pasta viene affettata e filata in acqua a 90°. La salatura è in salamoia.
Dopo la salatura è pronta al consumo.
La superficie esterna è composta da una pelle morbida, elastica, di colore bianco porcellanato. La pasta, evidentemente fibrosa, è morbida, umida, abbastanza elastica, di colore bianco.
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle, filata.
Bassa.
Si consuma in purezza o come ingrediente per secondi piatti. Si abbina a vini bianchi di bassa gradazione alcolica.
Può presentarsi anche a forma di ciliegina, bocconcino, nodino o treccia.