L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Non sono molti, in Toscana, i formaggi da latte ovino a pasta semicotta o cotta. Questa è una delle rarità. Tecnica casearia tramandata dai pastori, a pasta semidura e di dimensioni varie.
Toscana, provincia di Massa Carrara, territorio della Lunigiana.
Forma cilindrica a facce piane e scalzo diritto o leggermente convesso. Le dimensioni e il peso variano.
La tecnologia di questo formaggio si tramanda di generazione in generazione.
Pasta semidura
Il latte crudo, riscaldato alla temperatura di 30-35°, viene addizionato con caglio di agnello. La cagliata, presamica, viene rotta con un bastone di legno alle dimensioni di un chicco di riso. Quindi la pasta viene riscaldata a 40-45° e poi lasciata depositare sul fondo della caldaia. L'estrazione è a mano, quindi la pasta trova posto in contenitori di legno. Dopo una sosta di alcune ore e il raffreddamento delle forme, si conclude con la salatura a secco.
Almeno 60 giorni.
La crosta è abbastanza dura, di colore avorio o paglierino chiaro, con pasta morbida, compatta, di colore bianco, o avorio, o paglierino chiaro, in funzione della stagionatura.
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Medio bassa, media.
Formaggio da tavola che si consuma con verdure fresche, fave e frutta, in particolare uva. Predilige vini rossi di bassa gradazione alcolica.
La stagionatura avviene su tavole di abete.