L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta filata, affumicato.
Arriva dal Cilento e usa latte di bufala. Antica come la Mozzarella e dalla tecnica casearia simile, può essere brevemente stagionata. L'affumicatura rende il prodotto aromatico.
Campania: provincia di Salerno, nel territorio del Cilento.
Forma a globo, di varie dimensioni, peso di 0,4- 0,5 kg.
E’ un formaggio antico quanto la Mozzarella, poiché i metodi di produzione sono simili. Provola deriva da “provare”, ovvero effettuare quell'azione che determina il momento giusto per la filatura. Per la capacità di mantenersi più a lungo della Mozzarella, la Provola era utilizzata negli storici presepi napoletani del Settecento.
Pasta filata
Il latte viene inoculato con siero innesto della lavorazione precedente, portato alla temperatura di 35° e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di una noce. Si provvede poi a estrarre 3/4 del siero dalla caldaia e a lasciare la pasta ad acidificare. Trovato il punto di filatura, la pasta viene filata e formata. La salatura è in salamoia. L'affumicatura è praticata in locali idonei bruciando paglia umida, per conferire il caratteristico aroma.
Si consuma subito dopo l'affumicatura, ma può essere brevemente stagionato. Si conserva bene se confezionato con carta pergamena plastificata.
La crosta è assente. La superficie è composta da una pelle sottile, di colore giallo-ocra, per effetto dell'affumicatura. La pasta è morbida, elastica, di colore bianco o avorio.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta filata, affumicato.
Medio bassa. Affumicato.
Si degusta in purezza. Ottimo come come ingrediente di piatti tipici campani, ma anche come farcitura della pizza. Predilige vini rossi di media struttura.
L'affumicatura di un formaggio fresco come la Provola è un'operazione delicata che determina nel formaggio proprietà sensoriali tutte da scoprire.