L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
Formaggio freschissimo, forse il più fresco del panorama italiano. Una sorta di cagliata fragile, umida, molle. Storicamente era uno degli alimenti essenziali delle famiglie contadine umbre che possedevano anche una sola vacca. Si presta anche per fare dolci, perché il suo contenuto di sale è basso.
Umbria.
Data la consistenza molle e fragile, si presenta con la forma del contenitore, il piccolo canestro in cui è stato posto, Normalmente viene venduto in cestini preconfezionati del peso di 250 gr.
Formaggio storico, tipico dei luoghi appenninici dove le famiglie possedevano anche una sola vacca. La sua storia si espande in tutta la fascia appenninica compresa fra l'Adriatico e il Tirreno, fino al centro dell’Italia.
Pasta molle
Il latte, alla temperatura di mungitura o a 36°, viene inoculato con fermenti lattici e addizionato con caglio di vitello liquido. La cagliata, presamica, viene estratta e posta nelle fuscelle senza alcuna rottura. Il formaggio può non essere salato o, in caso contrario, salato leggermente, a secco.
Deve essere consumato al massimo dopo 7-10 giorni.
Non ha crosta e la pasta è umida, molle, senza occhiatura, di colore bianco.
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle.
Bassa.
Per la sua consistenza e bassa aromaticità, si consuma da solo o con miele di acacia ed è piacevole anche nei dolci. Predilige vini bianchi di poca gradazione alcolica.
Non è sempre facile trovarlo, essendo un formaggio che, a causa della freschezza, deperisce in breve tempo.