L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta semidura, filata.
Prodotta in tre province, Napoli, Caserta e Salerno, con latte di bufala, da aziende a conduzione familiare. Il “formaggio dalla testa mozzata” si consuma fresco o dopo breve stagionatura. L'affumicatura, non sempre presente, ne determina l'aromaticità.
Campania: province di Napoli, Caserta e Salerno.
Forma a globo, con testina appena pronunciata o molto accentuata, peso di 0,30-0,35 kg.
Fa parte della storia casearia della Campania. Viene lavorata da piccole aziende a conduzione familiare. La forma ne determina il nome: “scamorza”, ovvero “cappa testa”, testa mozzata.
Pasta filata, Pasta semidura
Il latte crudo o pastorizzato viene filtrato e riscaldato alla temperatura di 38°, inoculato con sieroinnesto e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura con spini di legno, poi viene coperta dal siero. Una volta tagliata e lasciata maturare 24 ore, si immerge la pasta nei tini, con acqua a 94°, per essere filata. La salatura è in salamoia. Si conclude con la legatura e l'eventuale affumicatura con il fumo di paglia.
Si consuma fresco o dopo breve stagionatura.
La struttura esterna è da considerarsi una pelle, abbastanza sottile, di colore bianco o giallo bruno. La pasta è compatta, di colore bianco o paglierino.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta semidura, filata.
Bassa, medio bassa, media, dipende dal tempo di maturazione e dall'affumicatura.
Si consuma in purezza o con pane casereccio. Anche grigliato. Predilige vini rossi o bianchi strutturati.
Le zone di produzioni sono le stesse della Mozzarella di Bufala campana D.O.P.