L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta semidura, filata.
Prodotta in tutta la Campania, ma prevalentemente nella Penisola Sorrentina, in provincia di Caserta, è un formaggio a pasta filata fatto con latte di vacca. Chiamata anche “mozzarella passita”. Si consuma dopo 15 giorni, oppure dopo l'affumicatura. Si trova anche farcita.
Campania: tutta la regione, prevalentemente nella Penisola Sorrentina e in provincia di Caserta.
Forma a globo con testina legata, appena pronunciata o molto accentuata, peso di 0,15-0,25 kg.
Viene chiamata anche “mozzarella passita”. La forma ne determina il nome, scamorza, ovvero “cappa testa”, testa mozzata.
Pasta filata, Pasta semidura
Il latte, crudo o pastorizzato, alla temperatura di 30-35° viene inoculato con fermenti lattice e sieroinnesto e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, viene rotta alle dimensione di una nocciola e lasciata maturare, tagliata a listarelle, e infine immersa in acqua bollente per la filatura e la formatura. Dopodiché, i formaggi vengono legati. La salatura è in salamoia. Dopo che le forme si sono asciugate, vengono poste a stagionare per breve tempo.
Si consuma dopo 15 giorni di stagionatura.
La struttura esterna è una pelle sottile di colore bianco o paglierino, la pasta è compatta, elastica, di colore bianco o paglierino chiaro.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta semidura, filata.
Media.
Si degusta in purezza o cotto alla brace, magari accostato a pane casereccio e verdure. Può essere utilizzato come condimento di focacce, pizze e Parmigiane.
Può presentarsi affumicata o farcita.
Quando si parla di tecnologia di lavorazione,perche’non si dice con quanto latte si inizia,quanti
fermenti e caglio?
Secondo il mio pensiero ,sarebbe piu’ facile alle persone che vogliono entrare nel mondo dei casari.