L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta semidura, filata.
Prodotta già ai primi dell'800, ma censita nel 1940. La tecnica casearia è antica ed è rimasta tale. Si può consumare fresca, ma anche farcita con olive nere o acciughe.
Lazio, prevalentemente nelle province di Latina e Frosinone.
Forma ovoidale o a pera con testina, le dimensioni variano da 8 a 12 cm, mentre il peso è di circa 400 gr.
Risale agli inizi dell'800, quanto i territori appartenevano al Regno delle Due Sicilie. È un tipico prodotto locale, censito nel 1940.
Pasta filata, Pasta semidura
Il latte crudo viene inoculato con lattoinnesto e, alla temperatura di 38°, addizionato con caglio di vitello. La cagliata viene rotta alle dimensioni di una noce e lasciata acidificare sotto siero fino al punto di filatura. La formatura prevede la farcitura, all'interno delle forme, con olive.
Si consuma dopo 10 giorni.
La superficie esterna è formata da una pelle sottile, elastica, di colore bianco o paglierino chiaro. La pasta è morbida, tipicamente filata, di colore bianco o avorio.
Formaggio grasso, fresco, a pasta semidura, filata.
Bassa, medio bassa.
Si accompagna a verdure fresche, a vini bianchi secchi di bassa gradazione alcolica e può essere utilizzata in cucina per condire paste.
La tipologia ripiena può essere farcita con olive da sole, o con olive e acciughe.