L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Entrando nelle botteghe o nelle latterie trentine o venete, si trova sempre questo formaggio, che il consumatore conosce come “formaggio da cuocere”. Basta metterlo in una padella antiaderente e lasciarlo rosolare. Caratteristica forma a parallelepipedo.
Provincia di Bolzano, Pusteria, in comune di Dobbiaco.
Forma parallelepipeda a base rettangolare, delle dimensioni di 30x10x10 cm circa, peso variabile fino a 5 kg.
Formaggio dall'insolita forma a parallelepipedo che nasce già nel 1883 nella prima Latteria Sociale di Dobbiaco. La forma è stata preferita a quella cilindrica per facilitarne il trasporto.
Pasta semidura
Il latte pastorizzato viene inoculato con fermenti lattici, riscaldato alla temperatura di 35-36° e addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di una nocciola. La pasta viene riscaldata a 39-40° e, in seguito, estratta e posta in fascere metalliche. La salatura è in salamoia.
Almeno 6 settimane.
La crosta è abbastanza morbida, piuttosto elastica, ruvida, di colore paglierino; pasta morbida, elastica, di colore avorio o paglierino chiaro, con occhiatura di dimensione fine-media, regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura.
Medio bassa, media.
Formaggio da tavola che si consuma rosolato in padella.
Nelle latterie locali, ma anche in tutto il Trentino Alto Adige e il Veneto, questo formaggio è conosciuto e molto utilizzato.