L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta dura.
In un territorio dove la capra sta tornando a ripopolare le campagne, è ricomparso anche il formaggio Crava (capra). La pasta, pressata a mano, con la stagionatura assume una lieve erborinatura naturale, con conseguenti aromi decisi.
Piemonte, provincia di Vercelli, in Valsesia.
Forma cilindrica a facce piane e scalzo convesso. Le dimensioni, così come il peso, dipendono dal produttore.
La tecnologia di questo formaggio viene tramandata di padre in figlio.
Pasta dura
Il latte crudo viene addizionato con caglio di vitello in polvere e la cagliata, presamica, viene rotta alle dimensioni di un chicco di riso. La pasta viene riscaldata a 35°, poi lasciata depositare e quindi rimane in sosta per alcuni minuti. Dopo l’estrazione, trova posto in fascere, dove subisce una pressatura manuale. Infine, una lunga sosta, durante la quale le forme asciugano, e la salatura, a secco o in salamoia.
Pronto al consumo dopo 15 giorni, che possono protrarsi fino a 60.
La crosta è grossa, dura, dal colore determinato dalle muffe bianche o, a volte, rosse. La pasta è morbida, con unghia piuttosto grossa, e può essere erborinata naturale. Il colore è bianco, con occhiatura di dimensione fine, regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta dura.
Media.
Si consuma con vini bianchi fruttati.