L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle, lattica.
Prodotto con coagulazione lattica, ma con una piccolissima dose di caglio, è il formaggio della tradizione Canavese. Da consumare fresco, magari spalmato, assolutamente con un bicchiere di vino bianco, leggero e fresco.
Piemonte, provincia di Torino, Canavese.
Forma cilindrica, a volte irregolare, a facce piane del diametro di 5-7 cm, con scalzo diritto, alto 3-4 cm. Il peso è di 80-100 gr.
Come per molti formaggi piemontesi, la tecnica è stata tramandata nei secoli da padre in figlio.
Pasta molle
Il latte viene termizzato e poi raffreddato alla temperatura di 42°. Quindi viene lasciato in sosta per 3-4 ore a 38-42°, fino a al raggiungimento dell'acidità misurabile in Ph 5. La temperatura viene successivamente portata a 27° e il latte addizionato con caglio di vitello liquido e sale, per essere poi lasciato in sosta 20 ore. Dopo l’estrazione senza rottura, la cagliata, prevalentemente lattica, finisce in fuscelle, dove viene rivoltata più volte. La salatura è a secco.
Pronto al consumo subito dopo la salatura.
Formaggio senza crosta, di colore bianco. La pasta è morbida, umida, a volte spalmabile. L'occhiatura è assente.
Formaggio grasso, fresco, a pasta molle, lattica.
Bassa, medio bassa.
Si consuma in purezza, consigliato come antipasto. Si abbina a vini bianchi secchi di bassa gradazione alcolica. Con il Tomino Fresco si possono preparare i Tomini Elettrici, ovvero antipasti tipici a base di Tomini insaporiti con spezie e lasciati maturare in olio di oliva.