L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco e di breve stagionatura, a pasta molle.
Dall'eccellente latte delle valli trentine arriva questo formaggio che, fin dal 1970, vuole essere un'alternativa a formaggi industriali maggiormente conosciuti. Il latte viene inoculato con lattoinnesto naturale ed è a coagulazione presamica. Così il prodotto conserva le aromaticità lattiche che il consumatore apprezza nei mesi caldi.
Provincia di Trento.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 20-22 cm, con scalzo diritto alto 8-9 cm. Il peso è di 2,5 kg.
Venne prodotto per la prima volta attorno al 1970 con una tecnica simile a quella dell'Italico. La differenza sta nel latte, di alta qualità organolettica.
Pasta molle
Il latte viene inoculato con fermenti lattici o lattoinnesto e, alla temperatura di 38-40°, addizionato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di una noce e, dopo una breve agitazione, si fa uscire parte del siero. La pasta, assieme al siero residuo, viene estratta e posta nelle fascere. Quindi, una stufatura in camera calda per 8 ore. Infine la salatura, in salamoia.
Posto al consumo dopo 15 giorni.
La crosta è rugosa, morbida, di colore bianco o paglierino chiaro. La pasta è morbida, cremosa, di colore bianco o avorio, con occhiatura rada, di dimensione fine, irregolarmente distribuita.
Formaggio grasso, fresco e di breve stagionatura, a pasta molle.
Bassa.
Formaggio da tavola.