L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle.
Dagli alpeggi del territorio di produzione sono nate le Tome piemontesi. Questa è una delle tante, con una storia antichissima che risale ai Romani.
Piemonte: provincia di di Cuneo, particolarmente nel territorio di Bossolasco e nei comuni di Borgomale, Farigliano, Feisoglio, Bosia, Lequio Berria, Murazzano, Niella Belbo e Sinio.
Forma cilindrica a facce piane del diametro di 12-14 cm, con scalzo convesso, alto 3-4 cm. Il peso è di 250-350 gr.
In un territorio dove i pascoli accolgono vacche e pecore, la Tuma è sempre stata presente. Già Plinio il Vecchio ne descriveva le caratteristiche.
Pasta molle
Il latte vaccino misto a quello ovino, quest'ultimo in piccole percentuali, viene riscaldato alla temperatura di 30-34° e addizionato con caglio. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di una nocciola e la pasta viene lasciata in sosta sotto siero per alcuni minuti. Dopo l’estrazione, trova posto in fuscelle nelle quali, effettuata una sosta e alcuni rivoltamenti, avviene la salatura a secco.
Si consuma dopo 5 giorni di maturazione.
La crosta è assente nelle tome più fresche, morbida e sottile, di colore paglierino, se brevemente stagionato. La pasta è morbida, abbastanza elastica, può essere leggermente farinosa, di colore bianco o avorio. L'occhiatura è rada, di dimensione fine, regolarmente distribuita.
Formaggio grasso, fresco o di breve stagionatura, a pasta molle.
Bassa, medio bassa.
Formaggio da tavola.
Può essere conservato in vasi, per ottenere elevate aromaticità, o sott'olio di oliva. È la base per fare il Bross, miscela di formaggi tritati e fatti fermentare.