L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio grasso, di breve o media o lunga stagionatura, a pasta filata dura.
Prodotto tipico del sud italiano nelle regioni Basilicata, Calabria, Molise e Puglia. Prende il nome dall'altopiano della Sila. Realizzato con latte di vacche prevalentemente alimentate allo stato brado. La stagionatura avviene per un minimo di 30 giorni in cantine. Il clima della Sila è una componente importante per la stagionatura che concede a questo formaggio aromi intensi e una piacevole piccantezza.
Basilicata. Province di Matera, Potenza. Calabria: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia. Campania: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno. Molise: Campobasso e Isernia. Puglia: Bari, Brindisi, Foggia, Taranto.
La forma è ovale o tronco-conica, con o senza testina, e ha un peso che varia da 1 a 2,5 kg.
“Silano” perché nome e origine derivano dalle antiche usanze di produzione sull’altopiano della Sila. E’ senza dubbio uno dei formaggi storici del Mezzogiorno d’Italia. Già nel 500 a.c. Ippocrate menzionava la produzione di cacio, discutendo dell’arte greca di produrlo.
Pasta dura
Il latte crudo di massimo quattro munte consecutive viene inoculato con sieroinnesto. Per la coagulazione, presamica, viene portato alla temperatura di 36-38° aggiungendo caglio di vitello o di capretto. La cagliata subisce una rottura in piccole dimensioni e viene lasciata acidificare. Dopo 4-10 ore, raggiunta l'acidità corretta, la pasta è pronta per essere filata e lavorata a mano, dando al formaggio la tipica forma, con o senza testina. La salatura è in salamoia.
Avviene normalmente in cantine, dove le forme vengono legate in coppia a cavallo di pertiche. Questa fase dura da un minimo di 30 giorni a qualche mese.
Si presenta con crosta liscia, sottile, di colore paglierino o paglierino intenso e può essere capata. La pasta è dura e untuosa, di colore bianco o paglierino, con occhiatura fine, rada, distribuita in modo irregolare.
Formaggio grasso, di breve o media o lunga stagionatura, a pasta filata dura.
Medio bassa o media, a seconda della stagionatura. Può essere piccante.
Utilizzato per insaporire molte pietanze. Ottimo anche da gustare con il pane o con verdure, se di breve o media stagionatura. È un formaggio che si presta ad essere fuso. Si accosta a vini bianchi dal profumo avvolgente e di personalità. Se invecchiato, predilige vini rossi di medio corpo.
Con i residui della lavorazione in passato venivano confezionate bambole da collezione. Il gusto inconfondibile e la perfezione della stagionatura sono merito del clima dei maestosi rilievi della Sila.
Impastare la farina con un pizzico di sale, 40 g di olio di oliva e un po' di vino bianco. Lavorarla...
Lavare e asciugare le patate con la buccia, bucherellarle con una forchetta e avvolgerle in un foglio...
Mettere un po’ di olio e gli spicchi di aglio appena pestati in una padella di alluminio. Quando l’aglio...
Frullare le noci insieme alla ricotta, 30 g di caciocavallo, 30 g di burro, l'olio, il latte, l'aglio...
Portare a bollore l'acqua per la pasta senza salare eccessivamente. Nel frattempo, in una ciotola spezzettare...
Scusate se mi permetto ma ho notato un errore grossolano, certamente involontario, che suggerisco di correggere. Nel punto in cui si fanno riferimenti storici si afferma:
STORIA
“Silano” perché nome e origine derivano dalle antiche usanze di produzione sull’altopiano della Sila. E’ senza dubbio uno dei formaggi storici del Mezzogiorno d’Italia. Già nel 1500 Ippocrate menzionava la produzione di cacio, discutendo dell’arte greca di produrlo…”
È noto che Ippocrate non è vissuto nel 1500 d.C.
Grazie per la segnalazione, abbiamo già verificato il disciplinare ed effettuata la correzione.
E possibile acquistare il.caciacavallo x spedizione e quanto costa
Salve, in un ipermercato di Bolzano ho notato, fra i formaggi, il caciocavallo silano dop T/A, qualcuno mi può dire, gentilmente, cosa significa la sigla T/A?
Grazie e buon anno