L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo
Formaggio semigrasso, di media e lunga stagionatura, a pasta semidura e dura.
Tipico della valle che gli dà il nome, nella provincia di Sondrio, viene prodotto con latte di vacca parzialmente scremato. La tecnica casearia è tipica dei formaggi alpini. Stagiona almeno 70 giorni, dopodiché viene marchiato a fuoco. È un formaggio semigrasso a media e breve stagionatura, da tavola. Se stagionato l'intensità aromatica e l'odore sono mediamente intensi.
Lombardia, tutta la provincia di Sondrio.
Forma cilindrica con facce piane del diametro di 30-45 cm, scalzo diritto, alto 8-10 cm, peso che varia fra 7 e 12 kg.
E' nato alla fine del Settecento, ma il nome attuale ha origini più recenti. Al tempo gli allevatori univano il loro latte per operare una lavorazione collettiva nelle Latterie sociali, risparmiando e condividendo momenti di vita.
Pasta dura, Pasta semidura
Il latte di due o più mungiture, parzialmente scremato per affioramento, viene coagulato con caglio di vitello. La cagliata, presamica, subisce una rottura alle dimensioni di un chicco di mais e poi, sotto agitazione, viene semicotta a 40-45°. Dopo l’estrazione, la pasta trova posto in fascere di legno o di plastica. Le forme vengono pressate per 8-12 ore. Salatura a secco o in salamoia.
Almeno 70 giorni, dopo di che viene marchiato a fuoco.
La crosta è dura, di colore paglierino che con la stagionatura tende a scurire. La pasta dipende dalla stagionatura, può essere semidura o dura e si presenta compatta, di colore paglierino, più intenso con la stagionatura. L'occhiatura è rada, fine e distribuita in modo regolare.
Formaggio semigrasso, di media e lunga stagionatura, a pasta semidura e dura.
Medio bassa a breve stagionatura e medio alta a lunga stagionatura.
Formaggio da tavola. Per tradizione, è l'ingrediente base dei Pizzoccheri e serve a farcire gli Sciatt. Si usa per il pancake di grano saraceno e verdure. Si accosta a vini di vallata o a un Sassella Negri.
La Valtellina ha un’esposizione anomala (ovest-est) rispetto al resto delle valli dell'arco alpino. Ciò influenza notevolmente la crescita vegetale che le lattifere assumono come alimentazione. Di conseguenza, anche il formaggio ne risente positivamente.
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